PROGETTI
Le equipe educative del CPF sono da sempre attente a proporre al territorio progettazioni che arricchiscano le proposte per le famiglie, i ragazzi e i bambini. Con l'obiettivo di promuovere benessere e partecipazione, prevenire e ridurre dorme di disagio
PROGETTO FAMIGLIE AL CENTRO
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Il CPF di Macherio è nato nel 2007 con il supporto del comune e di tutto l’Ambito Territoriale di Carate Brianza. In anticipo di quasi un decennio sulle linee guida nazionali in materia e fin dall’avvio si è proposto come luogo di promozione di benessere, grazie all’impegno dei nostri quasi 100 lavoratori - educatori, pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti, specializzati in prima infanzia, adolescenza, disturbi dell’apprendimento, relazioni familiari, genitorialità, disabilità, inclusione.
Il progetto “Famiglie al Centro”, finanziato nell’ambito della sperimentazione di Regione Lombaria dei Centri per le Famiglie, in partnership con Casa di Emma e l'ambito di Carate Brianza, consentirà di realizzare tante nuove proposte a sostegno delle famiglie del territorio: formazione, laboratori, consulenza psicopedagogica e uno sportello di consulenza e orientamento, con l’obiettivo di aiutare i cittadini a trovare la risposta giusta al proprio bisogno nel panorama di servizi che il territorio offre.
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Tutte le attività del progetto sono gratuite e aperte a tutti,
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PROGETTO IPeerGiovani
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Il progetto risponde alla necessità di predisporre interventi di gruppo per preadolescenti, adolescenti e giovani adulti, al fine di prevenire e contenere forme di ritiro.
La “casa base” per i gruppi “Ado”, “Preado” e per i gruppi che si occuperanno della cura dei beni comuni sarà Centro per le Famiglie di Macherio. I gruppi saranno invitati a esplorare tutto il territorio, nella logica di una fruizione progressivamente sempre più consapevole autonoma e di qualità, delle risorse ludiche e culturali che offre.
Nello specifico poi, le attività di cura creativa del bene comune, pensate con la supervisione di ADI (Associazione per il Disegno Industriale), consentiranno ai ragazzi di osservare con sguardo critico i luoghi del proprio territorio, individuandone potenzialità e carenze. I lavori di piccola manutenzione, trasformati in gesto creativo, permetteranno di aumentare il senso di autoefficacia e prestare attenzione a luoghi familiari e quotidiani. I ragazzi saranno coinvolti attraverso attività peer to peer e con un'attenzione inclusiva a ragazzi con disabilità. Saranno, infine, sostenuti gli adulti di riferimento e le famiglie nel processo educativo, dando vita a gruppi di confronto tra i genitori dei ragazzi che frequentano il centro.
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